Dangote prende forma negli stabilimenti di Marghera

È a buon punto la fabbricazione dei due reattori destinati alla prima raffineria privata nigeriana.

Dangote prende forma

La struttura dei due reattori commissionati dalla Dangote Refining Ltd sta progressivamente prendendo forma e oggi occupa interamente una delle campate dello stabilimento ATB Riva Calzoni di Porto Marghera. Centodieci metri di acciaio basso legato al vanadio, per un peso complessivo di 3.200 tonnellate. Vedere quest’enorme manufatto steso sulla fila di selle che lo sorreggono è uno spettacolo impressionante. Considerando l’avanzamento dei lavori, si può dire che la fabbricazione dei due componenti per il settore petrolchimico, tra i più grandi mai prodotti al mondo, è ormai a buon punto.

Nelle scorse settimane il primo pressure vessels è stato completamente assemblato. “Tra maggio e giugno saranno eseguiti i collaudi finali, i trattamenti termici localizzati e le prove idrauliche – spiega Gabriele Campigotto, direttore della produzione di ATB Riva Calzoni - Di questo passo la fabbricazione, attualmente all’80%, dovrebbe concludersi entro luglio”.

Sono in fase di assemblaggio, invece, le due sezioni che comporranno il secondo reattore mild hydro cracking di processo UOP per il quale si sono appena concluse le bonifiche interne. “Dopo l’applicazione degli anelli sui build up – continua Campigotto - si procederà con la giunzione di chiusura”. Il termine lavori, in questo caso, è previsto per agosto, dopo aver completato tutti i collaudi. “Tutto sta andando secondo i programmi e al momento siamo in linea con le tempistiche fissate dal cliente” ricorda Riccardo Rossi, project manager che per ATB Riva Calzoni sta seguendo il progetto per l'impianto petrolchimico Dangote. Una volta finite le apparecchiature di processo verranno trasportate dallo stabilimento fino alla banchina del porto con dei carrelli speciali per essere imbarcate sulle meganavi Jumbo.

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